Una donna di 70 anni dà miracolosamente alla luce due gemelli, dichiara: “mi sento benissimo”

Tra tutte le esperienze umane di cui sentiamo parlare, certe storie si distinguono come straordinarie.

Oggi ti presentiamo la storia di Safina Namukwaya. È diventata madre all’età di 70 anni, ispirando il mondo intero. Safina è la prova vivente che l’età è davvero solo un numero.

L’evento straordinario. Una donna di 70 anni proveniente dall’Uganda ha fatto la storia diventando la donna africana più anziana a dare alla luce.

Safina Namukwaya ha dato il benvenuto a due gemelli sani, un maschio e una femmina, attraverso un parto cesareo.

Il concepimento è avvenuto tramite fecondazione in vitro (FIV) presso il Women’s Hospital International and Fertility Centre di Kampala.

I gemelli di Namukwaya, nati a 34 settimane, pesavano 2 chilogrammi ciascuno.

L’ospedale, in occasione del suo 20º anniversario, ha festeggiato il risultato su Facebook,

sottolineando il notevole successo non solo dell’intervento medico, ma anche della forza e della resilienza dello spirito umano.

Il post ha anche dichiarato che sia i bambini che la madre stavano bene. Per Safina, l’età è solo un numero.

Namukwaya, già madre di una figlia di 3 anni, ha espresso la sua gioia durante un’intervista, affermando di sentirsi bene.

Nonostante le eventuali preoccupazioni legate alla sua età, ha sottolineato che mentre alcuni potrebbero sostenere che 70 anni sono vecchi, il destino ha deciso che avrebbe potuto avere gemelli a 70 anni.

Crede che avere i suoi bambini sia stato un miracolo.

La madre di tre figli ha utilizzato la fecondazione in vitro (FIV), facendo affidamento su ovuli donati e lo sperma del suo compagno a causa della sua età avanzata.

Ha condiviso le sfide affrontate durante la gravidanza, compreso l’abbandono del padre dei bambini.

Namukwaya ha menzionato che gli uomini temono spesso la responsabilità di essere padri di gemelli, e suo marito non si è presentato in ospedale durante il parto.

Safina afferma di avere un supporto nella sua comunità rurale in Uganda per assistere con la cura dei bambini e le faccende domestiche.

Il dottor Sali, suo specialista in fertilità, ha sostenuto il desiderio di Safina di ampliare la sua famiglia. Vede la sua gravidanza come un suo diritto umano, sottolineando la sua forma fisica.

In passato etichettata come “donna maledetta” per non aver avuto figli fino al 2020, Namukwaya sfida le aspettative della società.

Il figlio del dottor Sali, Arnold Ssali, osserva che nella cultura africana avere una famiglia più numerosa è apprezzato.

Nonostante il successo del parto, sorgono preoccupazioni per possibili complicazioni durante la gravidanza per una donna della età di Namukwaya,tra cui il diabete gestazionale e altri rischi per la salute.

Negli Stati Uniti, ad esempio, il limite di età superiore per la FIV e la riproduzione assistita è generalmente verso la metà dei 50 anni,

con la American Society for Reproductive Medicine che sconsiglia il trasferimento degli embrioni nelle donne oltre i 55 anni.

Il dottor Brian Levine, direttore di una clinica di fertilità di New York City, critica la situazione, definendola irresponsabile.

Il dottor Levine mette in guardia sui potenziali rischi sia per la madre che per i bambini, evidenziando i rischi elevati associati all’età materna avanzata.

Gli uomini rimangono fertili dalla pubertà fino alla fine della loro vita.

Al contrario, le donne possiedono fertilità solo dalla pubertà alla menopausa, e in realtà la loro fertilità diminuisce tipicamente circa un decennio prima di raggiungere la menopausa.

In effetti, le donne espellono tipicamente un uovo per ciclo mestruale fino all’inizio della menopausa.

Quindi, Safina ha dovuto fare affidamento su ovuli donati; in caso contrario, sarebbe stato praticamente impossibile.

Il dottor Edson Borges Jr spiega che c’è una differenza tra gestare e riprodurre: teoricamente, qualsiasi donna può essere incinta se l’utero funziona correttamente.

Il caso di Namukwaya ricorda quello di Adriana Iliescu, elencata nel Guinness dei Primati come la donna più anziana a dare alla luce.

Nel 2005, all’età di 66 anni, Adriana ha dato il benvenuto a una bambina anche attraverso la FIV.

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